A Siena in mostra Hugo Pratt
pubblicata martedì 13 maggio 2025
Mostra – “HUGO PRATT. Geografie immaginarie.” Palazzo delle Papesse rende omaggio al grande fumettista Hugo Pratt con la più grande Mostra monografica mai dedicata all’Artista. Dall’11 aprile al 19 ottobre 2025, a Siena la Mostra “Hugo Pratt. Geografie immaginarie.” racconta attraverso circa cento opere tra tavole originali, disegni a china e acquerelli, maschere, oggetti, grandi riproduzioni e un allestimento coinvolgente con installazioni e scenografie digitali, l’universo di uno dei più grandi disegnatori, tra i primi a trasformare il fumetto in un mezzo espressivo con un valore artistico e letterario. Un viaggio visivo attraverso le immagini dell’archetipo di Hugo Pratt, ripercorrendo l’intera carriera dell’autore e la nascita del suo personaggio iconico. Una rilettura dell’Artista fatta partendo dalle origini e passando dalle celebri strisce a fumetti fino ai suoi straordinari acquerelli, ai rimandi continui alla letteratura e al cinema sempre presenti nelle sue opere, ai suoi iconici personaggi femminili e a quelli maschili, fino ai luoghi del suo tempo e all’influenza della Pop Art. Il tutto raccontato nelle sale rinascimentali di Palazzo delle Papesse, anche attraverso supporti multimediali che semplificano l’approccio all’autore da parte dei visitatori attraverso proiezioni alle pareti, filmati e anche due sale immersive.
Palazzo delle Papesse Il Palazzo Piccolomini, uno dei più imponenti della Siena umanistica, viene chiamato "delle Papesse" poiché fu commissionato dalle sorelle di Pio II, Laudomia e Caterina. La costruzione dell’antica dimora, i cui lavori, a partire dal 1460, furono seguiti con determinazione dalla stessa Caterina, in parte si ispira al palazzo Medici in via Larga a Firenze, con il bugnato e i grandi portali a tutto sesto del piano terreno, mentre le bifore con gli archi a sesto acuto restano ancora in parte legate allo stile goticheggiante senese. L’attribuzione del disegno è stata riferita a Bernardo Rossellino, l’architetto di Pienza, ma anche ad Antonio Federighi, maestro senese. Il Palazzo, nel 1633, ha ospitato lo scienziato Galileo Galilei che da qui ebbe a osservare la luna, scoprendo che questo satellite non era perfetto né sferico come si riteneva, ma costellato in superficie da montagne e crateri. Nel 1884 l’edificio fu acquisito dalla Banca Nazionale del Regno (dal 1893 Banca d’Italia), e adattato alla nuova funzione da Augusto Corbi, fra i più stimati architetti della Toscana meridionale nel secondo Ottocento, epoca alla quale risalgono le decorazioni pittoriche a festoni di fiori e frutta, grottesche e candelabre, eseguite dai protagonisti della scuola purista senese, che vanno a sovrapporsi ai precedenti ornamenti della prima metà del XIX secolo, già riferiti ai fratelli Cesare e Alessandro Maffei. Dal 1998 fino 2008 le Papesse diventano Centro per l’arte contemporanea istituito dal Comune di Siena. Dal mese di giugno del 2024 il Palazzo è di proprietà di Opera Laboratori che si occupa di gestione museale e progettazione culturale.
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