La scomparsa di Albo Favilli
pubblicata giovedì 21 marzo 2024
….il pittore che amava il colore . Quando nel dicembre 2016, Collesalvetti rese omaggio con una mostra, al pittore Albo Favilli , i visitatori dell’evento rimaso piacevolmente attratti, non solo dall’estro del ‘nugolese’, ma sopratutto dalla sua forza interiore, e dalla sua energia . L’evento raccolse i frutti delle varie epoche della parabola creativa dell’artista nugolese. In esposizione i suoi particolari paesaggi le nature morte, ed i suoi fiori. Diego Vanni scrisse di lui per l’occasione :
Collesalvetti “Una vita per l’arte”. Titolo migliore non poteva essere dato alla mostra pittorica antologica di Albo Favilli, pittore nugolese le cui opere sono state esposte per una settimana a Villa Carmignani, a Collesalvetti. Infatti, se da un lato questo nome evoca come quando si ha una personalità artistica si dedichi sostanzialmente la vita stessa all’arte, dall’altro spiega anche la natura di questa mostra antologica, che intende riunire in un unico evento i frutti delle varie epoche della parabola creativa dell’artista nugolese.
I primi dipinti sono infatti degli anni ’60. E già da questo si capisce lo sforzo che Favilli ha dovuto compiere per riunire tutti i lavori di decenni e decenni fa. Recuperati i vari quadri, l’artista nugolese li ha esposti al pubblico per condividere con la gente il suo percorso artistico. «Son partito dal tradizionale – racconta l’uomo a Collenews – poi ho fatto un percorso evolutivo (sono stato molto alla ricerca): son passato dall’onirico all’impressionismo fino all’espressionismo, ho attraversato varie correnti pittoriche (un pittore cerca sempre di evolvere la propria pittura). Io sento molto la dimensione del colore e così negli anni mi ero riproposto di dare un valore al colore».
Non ha preferenze Favilli, per i soggetti da dipingere: passa dal paesaggio alla natura morta ai fiori… Ma c’è un soggetto che rappresenta molto: Venezia e il suo tipico carnevale.Ogni anno per diversi anni l’artista è andato nella città veneta a dipingere. Ma, da buon colligiano, diversi quadri sono dedicati anche alla sua Nugola. «Per me la pittura rappresenta tutto», ci racconta. Favilli si è detto molto soddisfatto dell’affluenza di gente che è venuta ad ammirare le sue opere a Villa Carmignani. Unica nota dolente: per Favilli l’evento poteva essere sponsorizzato un po’ di più sul territorio, ma è contento comunque. Il profilo Nugolese, classe 1934, Favilli insegna alla scuola HDemy di Beatrice De Laurentiis a Collesalvetti. Ha iniziato a dipingere dopo i vent’anni, la pittura lo ha sempre attratto. Ha lavorato alla raffineria di Stagno fin dai 19 anni, ma durante il tempo libero ha dipinto ed esposto le sue opere in Francia, Olanda e vari altri Paesi nel mondo. Ha voluto confrontarsi con altri pittori del panorama internazionale. Lasciato il lavoro a 54 anni si è dedicato totalmente alla sua arte tanto amata.
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