SODALIZIO MVSCHIATO.
pubblicata giovedì 28 marzo 2019
Dal 29 marzo al 7 aprile alla Biblioteca dei Bottini dell’Olio Sodalizio Mvschiato, 25 anni di satira clandestina Apre la prima mostra del Gruppo che ha fatto della satira il proprio vessillo Venticinque anni, un quarto di secolo, di satira clandestina (o quasi) raccontati in una mostra e in una serie di eventi che celebrano il genio creativo e il talento artistico del SODALIZIO MVSCHIATO. La Biblioteca Labronica dei Bottini dell’Olio ospiterà dal 29 marzo al 7 aprile (ingresso gratuito) la prima mostra del Sodalizio Muschiato, che vedrà l’esposizione di giornali, dei classici “bigliettini” di “statue” e la partecipazione di grandi ospiti e amici del Sodalizio come il regista Paolo Virzì, il comico Paolo Migone e tanti altri esponenti della generosa produzione umoristica tanto cara alla storia e alla cultura di Livorno. L’evento gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19.30. Gli interventi degli “esperti” sono programmati in orario 15-19.30. Questo il calendario: Venerdì 29 marzo: Federico Maria Sardelli, Paolo Migone, prof. Bellucci e prof. Straccavizi. Sabato 30 marzo: Paolo Virzi, Capras, Mago Luciano Donzella. Domenica 31 marzo: prof. Dragonetti, prof. de Rosa. Dott. Rizzari. Domenica 7 aprile: Conclusioni (se ce ne sono…). Cazzeggio con i Sodali Così nacque il SODALIZIO MVSCHIATO Attingiamo subito dalla storia ben raccontata da Federico Maria Sardelli: Era l'aprile del 1988 e a Livorno si sparse la voce che di lì a pochi giorni si sarebbe avverata la merdosissima profezia contenuta nella X -centuria, LX quartina, di quella ridda di cazzate smisurate che va sotto il nome di Vaticinia di Nostradamus. Qualche solerte esegeta di quell'oscurissimo testo decretò che la profezia prevedeva un imminente maremoto che avrebbe spazzato via la città di Livorno, e proprio in quei giorni. Memori del maremoto che flagellò la città nel 1742, i livornesi si dettero al panico e allo sgomento. E’ in momenti calamitosi come questi che gli spiriti forti s'ergon sui pusillanimi e gli uomini di valore additano la via ai tremebondi: si riunirono subito Alberto Fremura, Stefano Caprina, Marcello Sardelli e Federico Maria Sardelli per dare alla luce un numero unico, un giornale che avrebbe dovuto ammaestrare, guidare, esplicare, indirizzare le turbe di fronte alla catastrofe. La redazione si riunì al volo e fu individuato nell'eroico Alfio Sartoni il tipografo che avrebbe stampato il giornale in larga tiratura. Ci voleva un editore responsabile che si accollasse il rischio dell'impresa titanica, e fu trovato nell'irresponsabile Aldo Laschetti, generoso pirata dell'editoria livornese. Fu così che, il 5 maggio 1988, uscì trionfalmente il giornale , fitto di vignette, proclami, finte interviste al vescovo e alle autorità, consigli su come affrontare la calamità, ricette e giochini. Era fatta: era nato il nucleo primigenio del Sodalizio Muschiato. A cui, di lì a poco, si sarebbe associata un’altra colonna, oggi spezzata, di questo tempio laico della satira: Giorgio Marchetti, ovvero il professor Ettore Borzacchini>. Ma allora perchè la storia ufficiale del Sodalizio la si fa iniziare dal 1994? Perché si parla di <25 anni di satira clandestina>? Giusto per non passare da bria’i al cospetto dell’esigente pubblico destinato a calcare il red carpet della mostra che s’inaugurerà venerdì 29 marzo nella sala della Biblioteca del Museo della Città ai Bottini dell’Olio, ecco la spiegazione, ripresa papale papale dalle memorabili cronache del medesimo Federico Sardelli. . Fu il misericordioso Capras ad accorgersi, dopo dieci minuti, che il Maestro non era ancora sortito dal gabinetto. E, nell’indifferenza totale degli altri quattro che continuarono a ingozzarsi di torta e pizza, altrimenti esposte al rischio concreto di diacciarsi a fronte di improvvidi impeti solidali, chiese le chiavi della ritirata. . Quella notte oscura e trista, la notte del 19 marzo 1994, si verificò l’evento passato alla storia come M.E.R.D.A.F., Morte E Resurrezione Di Alberto Fremura, destinato a celebrare la nascita ufficiale del Sodalizio Mvschiato. Nel’agosto del 2017 è venuto a mancare Giorgio Marchetti, alias Ettore Borzacchini. Una perdita dolorosa, da allora segnalata con la colonna mozzata dell’immaginifico tempio dell’amicizia e dell’umorismo scelto come simbolo identitario del Sodalizio.
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