NEWS / EVENTI



“Breschi” - Opere dal 1976 al 2016

pubblicata mercoledì 9 marzo 2016
“Breschi” - Opere dal 1976 al 2016 Dal 12 marzo al 17 aprile a Villa Mimbelli

Mostra antologica dell’artista livornese Fabrizio Breschi, tra i più noti esponenti dell’arte contemporanea italiana
Il Museo “Giovanni Fattori” di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) ospiterà dal 12 marzo al 17 aprile 2016 la mostra dedicata all’artista contemporaneo Fabrizio Breschi. Intitolata semplicemente “Breschi”, l’antologica propone  la produzione artistica di oltre 50 anni di attività del Maestro livornese attraverso 40 opere (dal 1976 al 2016) che ripercorrono i passaggi e le evoluzioni di un pittore, solido nelle cognizioni tecniche (a soli 36 anni fu nominato titolare di cattedra di pittura all’Accademia di Brera), e mutevole nel rapporto dialettico con la realtà.  
Saranno esposte opere che sintetizzano la prima stagione figurativa dell’artista, conosciuto e apprezzato a livello nazionale, ma anche le successive composizioni astratto-geometriche che diventano protagoniste assolute delle tele più recenti. 
Il percorso espositivo, curato dal critico d’arte Roberto Russo, consente dunque di ripercorrere l’evoluzione creativa di Breschi, testimonianza della sua progressiva conoscenza dell’essere in tutte le sue forme e articolazioni. 
Non mancheranno opere raffiguranti paesaggi industriali e gli autobiografici robot, icone della condizione di esistenza dell’uomo contemporaneo. Composti da cilindri dalla lucentezza metallica e ambientati in paesaggi umani, i robot vanno nelle tele gradualmente scomponendosi in geometrie variabili, in “membrature tubolari” fino ad arrivare alle suggestive scene su ampie massicciate di pietre cangianti che segnano le opere degli anni 2000. E’ nella serie delle massicciate che compaiono le fantasmagoriche Capital Letters, ovvero quelle ”Lettere di maiuscola finezza – afferma Roberto Russo – che si vanno ad impiantare nel mezzo di mari ed oceani immutevoli sopra delicatissime distese di sassolini e pietruzze, levigate tanto dalle acque quanto dalla straordinaria maestria del pennello”. Gli sfondi di impatto tridimensionale  caratterizzano la ricerca e la produzione attuale, che raggiunge risultati di grande effetto estetico.

Artista eclettico, capace di cimentarsi anche nella realizzazione di opere scultoree all’interno di spazi urbani, Breschi donerà alla città di Livorno una sua grande lettera: la lettera “V” come “Vittoria” che sarà posta in prossimità di piazza della Vittoria, a completamento dell’intervento di riqualificazione di “Piazza Attias”. Un segno urbano destinato a diventare riferimento visivo dell’area, analogamente a quanto é stato fatto con la “A” come “Attias” di Renato Spagnoli. 
 

La mostra “Breschi” sarà ospitata ai Granai di Villa Mimbelli (sede del Museo Fattori, via San Jacopo in Acquaviva ) dal 12 marzo al 17 aprile con apertura il venerdì pomeriggio (in orario 16-19), sabato e domenica (in orario 10/13 e 16/19). Ingresso gratuito.
Inaugurazione sabato 12 marzo alle ore 17.
Il giorno 27 marzo (Pasqua) e lunedì 28 marzo (Pasquetta) la mostra sarà aperta.
Il catalogo, a cura del critico d’arte Roberto Russo, contiene un prezioso contributo di Luigi Bernardi, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze

 
Biografia di Fabrizio Breschi
Nato a Livorno nel 1950, Fabrizio Breschi rivela un talento precoce nella pittura tanto da partecipare ad un concorso già a 6 anni con un dipinto a olio, che viene respinto perché creduto opera di un adulto. La sua formazione primaria si svolge nella città natale, ma decisiva è la frequentazione di una zia risposatasi a Milano con Dino Bartolucci, noto collezionista d'arte anch'egli livornese, che avvicina Breschi alla conoscenza tanto della 'nuova' pittura toscana dei Rontini, Natali, Renucci, Domenici, quanto alla visita dei luoghi del contemporaneo. Alla Galleria d'Arte Moderna di Via Palestro a Milano il piccolo Breschi capisce di amare i pittori figurativi dei primi del Novecento, oltre a Picasso e al Futurismo in genere. Alle scuole medie, che frequentò alle Mazzini a Livorno, tutti lo guardano come un marziano, allorché prende il pennello e si dedica al ritratto. E' il più giovane partecipante del Premio 'Fattori' del 1964 con l'opera 'Cavalli al sole'. Nel frattempo frequenta il Liceo Artistico a Firenze ed è allievo di insegnanti della levatura di Quinto Ghermandi, Piero Bigongiari, Dino Caponi e Gastone Breddo. Nel 1969 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, sezione Pittura. Breschi ritrova come insegnante Gastone Breddo e comincia per lui un periodo molto stimolante di approfondimento culturale e di confronto costante con i classici e col contesto rinascimentale di Firenze. Nel 1973, poco prima della fine del corso di studi, conosce il pittore e insegnante Aldo Turchiaro, che quell'anno era succeduto a Primo Conti nella cattedra di Pittura dell'Accademia e che intravvede in Breschi un valido collaboratore, tanto da proporgli di diventare assistente della cattedra stessa.
Nello stile di Breschi si avverte a quel punto un cambiamento decisivo che lo porta da una sperimentazione, talora incerta ma sempre densa di suggestione e talento, ad un percorso netto e articolato. La continua dialettica tra contenuto e forma si impianta su una rigorosa norma estetica che caratterizzerà tutta l'opera successiva di Breschi. 
Si susseguono i contatti e le conoscenze che introducono il pittore livornese negli ambienti dell'arte e della cultura nazionale che contano. A cominciare dall'incontro con galleristi, artisti, attori (in primis Marcello Mastroianni), che lo inciteranno a continuare e ne acquisiranno numerose opere. Fino al 1985 rimane all'Accademia di Firenze e dopo la vittoria di un concorso nazionale decide di trasferirsi alla prestigiosissima Accademia di Brera a Milano, dove ottiene la cattedra di pittura. Diventa così il più giovane insegnante di Pittura nella storia di Brera. Il direttore dell'Accademia è Andrea Cascella, fratello di Pietro, mentre tra gli insegnanti colleghi ci sono Alik Cavaliere (scultura), Giancarlo Marchese (scultura), Franco Cheli (scenografia), Rodolfo Aricò (pittura). Comincia così un intenso periodo didattico e creativo che lo porta a maturare i canoni estetici che tuttoggi lo caratterizzano con l'adozione di un contesto post industriale, popolato di simpatici ed emblematici robot dalle mille storie talora di carattere autobiografico. Si staglia sulla tela il nitore tecnico delle profilature/luminescenze, che progressivamente taglieranno fuori ogni citazione antropocentrica per dialogare direttamente con uno spazio assoluto e senza tempo. Si susseguono le partecipazioni a prestigiose rassegne d'arte come la Biennale di Milano del 1994, a mostre collettive e personali tenute in Italia (MiArt), negli Stati Uniti, in Grecia, Inghilterra, Francia, Ungheria, Giappone e Svizzera. Memorabile la mostra del 2001 presso il Museo di Arte Cicladica Goulandris ad Atene, proprietà dell'omonima magnate, che esporrà un'opera di Fabrizio Breschi tra un Rothcko e un Picasso. Breschi tornerà ad Atene l'anno successivo per posizionare sulla facciata del Museo una sua opera consistente in una installazione luminosa. Il 2003 è l'anno del 'ritorno' in patria, poiché Breschi decide di trasferirsi presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ritrova gli amici di sempre, lo scultore Franco Franchi e lo storico dell'arte Luigi Bernardi. L'anticipato ritiro dall'insegnamento del 2007 è a tutto vantaggio di una dedizione assoluta alla produzione d'arte e ad eventi espositivi in Italia e all'estero. Nel 2009 Roberto Russo avvia una profonda ed analitica riflessione sull'intera produzione di Breschi, dedicandogli la prima mostra antologica presso l'Ecomuseo dell'Alabastro di Castellina Marittima e una monografia nel 2012. Seguono numerose mostre personali e collettive (Firenze Uffizi, Livorno, Cremona, Pietrasanta, Piacenza, Pontedera Museo Piaggio) in cui vengono apprezzate dal pubblico e dalla critica l'articolazione dei temi e le innovative soluzioni pittoriche. Oggi Breschi si alterna tra lo studio di Livorno, il lido di Donoratico, la Costa Azzurra e gli USA, dove ha cominciato una serie di progetti espositivi nella città di New York.
 



Altre news / eventi


L’arte livornese da l’ultimo saluto a Campana L’arte livornese da l’ultimo saluto a Campana pubblicata giovedì 9 ottobre 2025 Il Gruppo Labronico comunica con profondo dispiacere la scomparsa del Socio Cultore Franco Campana, già nostro Vicepresidente sotto la guida della sempre cara Sira Borgiotti.
Franco ha sempre partecipato con passione alle attività del sodalizio [...]
>>>


 
I luoghi di Giovanni Fattori - nuovo appuntamento I luoghi di Giovanni Fattori - nuovo appuntamento pubblicata mercoledì 8 ottobre 2025 LibrArti 2025 – I luoghi di Giovanni Fattori a Livorno
Giovedì 9 ottobre 2025 – ore 16.30
Museo Giovanni Fattori – Granai di Villa Mimbelli

Nell’ambito della rassegna LibrArti 2025, un nuovo appuntamento dedicato alla figura [...]
>>>


 
Nello Studio di Giovanni Fattori Nello Studio di Giovanni Fattori pubblicata domenica 5 ottobre 2025 ⭐Martedì 7 ottobre entrate nello studio del pittore 𝐆𝐈𝐎𝐕𝐀𝐍𝐍𝐈 𝐅𝐀𝐓𝐓𝐎𝐑𝐈❗
Il 𝐜𝐚𝐩𝐨𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 [...]
>>>


 
La Rassegna FIDAPA sez. Livorno 2025 La Rassegna FIDAPA sez. Livorno 2025 pubblicata mercoledì 1 ottobre 2025 XXXVIII ° EDIZIONE RASSEGNA NAZIONALE D’ARTE FIDAPA
Sabato 11 ottobre, alle ore 17, presso “La Bottega del Caffè” nel cuore del quartiere La Venezia, si apre la XXXVIII° edizione della kermesse di arti visive promossa dalla FIDAPA – sezione [...]
>>>


 
Mattia Patti parla di Giovanni Fattori Mattia Patti parla di Giovanni Fattori pubblicata martedì 30 settembre 2025 Apre il ciclo di incontri "I mercoledì fattoriani"


Conferenza di Mattia Patti "Disegnare, cancellare, reimpiegare:
Giovanni Fattori attraverso la riflettografia infrarossa"


Mercoledì 1° ottobre alle ore 17.00 [...]
>>>


 
Omaggio di Livorno a Leonetto Cappiello Omaggio di Livorno a Leonetto Cappiello pubblicata martedì 30 settembre 2025 Livorno celebra Cappiello: conferenze, premi e una mostra per il maestro del manifesto
Venerdì 3 ottobre alle 11.30 conferenza alla Fondazione Livorno. Alle 16.00 cerimonia di premiazione e mostra del concorso internazionale di grafica alle [...]
>>>


 
Convegno di Annarosa GARZELLI Convegno di Annarosa GARZELLI pubblicata martedì 30 settembre 2025 A Livorno Convegno internazionale di studi: Annarosa Garzelli e la Miniatura fiorentina del Rinascimento.
Quarant’anni di studi e ricerche.

Un convegno a cura di Francesca Masi e Alessandra Perriccioli con il patrocinio della Società [...]
>>>


 
Blu profondo, la mostra di Araldo Camici Blu profondo, la mostra di Araldo Camici pubblicata martedì 30 settembre 2025 Extra Factory è lieta di presentare la mostra personale «Blu profondo» dell’inossidabile artista livornese Araldo Camici. L’inaugurazione avrà luogo sabato 4 ottobre alle ore 17:30 negli spazi di Extra in piazza della Repubblica a Livorno. L’esposizione [...]
>>>




Altre news / eventi »»


 
© 2025 Rivista Culturale Arte a Livorno... e oltre confine