Livorno ritrovata alla Extrafactory
pubblicata mercoledì 26 novembre 2025
Inaugurazione Mostra fotografica domenica 30 novembre ore 17.00 Extra, piazza della Repubblica, Livorno
Aperta fino a mercoledì 10 dicembre tutti i giorni con orario 10.00-12.00 17.00-20.00 (domenica e festivi inclusi) INGRESSO GRATUITO
.: La MOSTRA FOTOGRAFICA :. In dicembre ricorrono i 110 anni dalla nascita di Marcello Razzauti (1915–2009), tipografo livornese dalla personalità riservata, cresciuto in collegio, uomo essenziale, poco incline alle parole ma attentissimo ai dettagli. Da scatole di pellicole e diapositive rimaste chiuse per sessant'anni affiora oggi la vecchia Livorno con fotografia totalmente inedite: mai viste prima, mai stampate, mai esposte. Sono immagini di una città ferita dalla guerra, con muri scrostati, porti segnati, quartieri in ricostruzione… eppure decorosa, composta, con quella forza che Livorno sa esprimere nei momenti più difficili. Barche tirate in secco sotto porticati consumati, i Fossi come specchi immobili, il Porto Mediceo in attività, i Quattro Mori circondati dalla gente, la Terrazza con il suo ritmo di ombre e passi. Una Livorno che trova la propria bellezza nella semplicità dei gesti quotidiani e nella sua capacità di rialzarsi. Le immagini sono state digitalizzate da Fabrizio Razzauti, Fabraz, nipote dell’autore e curatore della mostra. Un lavoro di recupero rispettoso, che ha dato leggibilità alle pellicole senza cancellarne la materia, i graffi, le tracce del tempo: parte integrante della loro poesia. «Livorno Ritrovata» è quindi un doppio omaggio: • alla città di Livorno che nel 2026 farà il suo 420° anniversario dalla fondazione; •a un tipografo, scoperto fotografo, che l’ha osservata senza pretese, con uno sguardo riservato e preciso La mostra prende vita negli stessi ambienti che furono la sua tipografia, oggi Extra Factory: un ritorno simbolico che chiude un cerchio lungo tre generazioni.
.: BIOGRAFIA DELL'AUTORE :. Marcello Razzauti (1915–2009) è stato una figura significativa dell’artigianato tipografico livornese. Cresciuto in collegio, sviluppò un carattere essenziale, riservato e rigoroso, tratti che lo accompagnarono per tutta la vita e che divennero parte integrante del suo modo di lavorare. Era solito indossare occhiali scuri, quasi a mantenere una distanza discreta tra sé e il mondo. Avviato giovanissimo alla tipografia, nel 1962 fondò insieme al figlio Enrico la Tipografia Razzauti, attiva fino al 2017. La sede, inizialmente in via Salvino Salvini e dagli anni ’80 in piazza della Repubblica, è oggi lo spazio di Extra Factory, realtà che porta nel nome l’eredità dello storico laboratorio (Ex Tipografia Razzauti). Accanto all’attività tipografica — che comprendeva manifesti, cartoline, locandine e pubblicazioni d’arte — Razzauti coltivò una forte passione per la fotografia. Realizzò artigianalmente macchine e strumenti ottici con componenti provenienti dall’Unione Sovietica e documentò la città con una RolleiFlex, mai ritrovata dopo la sua scomparsa. Il suo archivio di diapositive e pellicole costituisce oggi una preziosa testimonianza visiva della Livorno del Novecento.
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