Sancta Sanctorum
pubblicata venerdì 20 giugno 2025
Jacopo Dimastrogiovanni - Sancta Sanctorum A cura di Jacopo Suggi
📍 Cripta di San Jacopo in Acquaviva, Livorno
📅 27 giugno – 13 luglio 2025 📍 Piazza S.Jacopo in Acquaviva, 17 – 57127 Livorno (LI) 🟨 Inaugurazione: venerdì 27 giugno, ore 21.00 🕘 Orari di apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 21.00 alle 23.00 Ingresso gratuito | per informazioni 329 5454660
Per il terzo anno consecutivo, il comitato “il Gioiello dimenticato” rinnova l’appuntamento con l’arte contemporanea nella suggestiva Cripta di San Jacopo ad Acquaviva, uno spazio millenario che si conferma luogo privilegiato di dialogo tra tempo, spiritualità e linguaggi artistici. Protagonista dell’edizione 2025 è Jacopo Dimastrogiovanni, artista livornese di nascita e trentino d’adozione, tra le voci più interessanti della pittura italiana contemporanea. Finalista di premi di rilievo nazionale e internazionale – come il Premio Combat, l’Arte LagunaPrize e l’Exibart Prize – ha esposto in sedi prestigiose, dal MART di Rovereto al St. James CavalierCentre di La Valletta (Malta), fino alla Mondoromulo Arte Contemporanea di Castelvenere (BN).
La mostra SanctaSanctorum, a cura dello storico dell’arte Jacopo Suggi, raccoglie opere che riflettono sull’antico, come la serie Iniuria, un ciclo avviato nel2015 in seguito al clamoroso furto di diciassette capolavori al Museo di Castelvecchio di Verona. Dimastrogiovanni reagì allora con un gesto pittorico radicale: deformare le immagini, denunciare la ferita, interrogare il valore stesso delle opere trafugate.
Da quell’episodio è nata una ricerca che prosegue tutt’oggi: attraverso una pittura virtuosamente deformata, l’artista conduce un’indagine sullo svuotamento simbolico e sul cambiamento di senso dell’arte sacra nella contemporaneità, mettendo in discussione i concetti di sacralità, conservazione e memoria. Le opere dialogano con gli spazi dell’antica cripta e con i manufatti ivi custoditi, generando un confronto profondo tra passato e presente, tra culto e cultura, tra ciò che è visibile e ciò che è scomparso nel tempo.
In mostra anche un’opera inedita: una personale rielaborazione dell’Immacolata Concezione di Alessandro Gherardini, un tempo conservata nella villa Huygens nella Valle Benedetta, oggi relegata nei depositi della Galleria degli Uffizi.
Un gesto forte, quasi una preghiera laica, che pone al centro il tema dell’invisibilità del patrimonio e della responsabilità pubblica nella sua fruizione. Il ritorno dell’artista a Livorno assume così il tono di un omaggio alla città d’origine e alla sua storia, ma anche un invito a guardare con occhi nuovi ciò che del passato rischia di essere dimenticato. Venerdì 27 giugno, alle ore 21.00, si terrà l’inaugurazione alla presenza delle autorità. Successivamente l’artista e il curatore condurranno i visitatori in una breve visita guidata all’interno del percorso di mostra. La mostra, promossa dal comitato “il Gioiello dimenticato”, è patrocinata dal Comune di Livorno, dal Premio Combat e dalla Galleria Mondoromulo Arte Contemporanea.
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