Livorno piange la scomparsa di Federico Cresci
pubblicata martedì 11 ottobre 2022
Livorno perde uno degli ultimi pittori amanti del vero , Federico Cresci. Artista significativo della pittura Labronica , riusciva a trasformare in colore , la poetica visione del vero . Era uno dei rari pittori che potevo trovare sul lungomare livornese intento con la sua tavolozza ad immortalare i cromatismi della giornata . Federico Cresci era nato a Livorno il 20 Giugno 1941. Frequentando i pittori si appassiona, a quel mondo fantastico fatto di colori, pennelli , tele……sensazioni. E decide di seguirli quotidianamente , riuscendo a carpire segreti , cromatismi , tecniche e decidendo quindi di dare via libera a questa passione che era nata in lui. Negli anni 50 quidni si getta anch’esso in questa attività, sfidando con energico temperamento le iniziali difficoltà che ogni “ avviamento” comporta. Frequenterà alcune scuole d’arte: inizialmente a Lucca la scuola d’arte Augusto Passaglia , successivamente a Roma , si iscrive alla scuola libera del nudo diretta da Beppe Guzzi per finire più tardi a Firenze sotto gli insegnamenti di E.Cavalli. Viaggiando molto, entra a contatto con numerose e suggestive realtà estere( Londra, Atene , Parigi , Il Cairo ) assorbendo e trasferendo sulle tele queste emozioni. Nel 1968 il debutto con la prima personale a “ Bottega d’Arte” nella sua Livorno. Amato edammirato da un folto pubblico è presente in molte collezioni private nonché in importanti Gallerie d’Arte situate sia nella città Labronica, sia nel resto d’Italia, che all’estero. Scompare a Livorno 11/10/2022. La rivista d’arte ‘Arte a Livorno e oltre confine’, negli anni gli aveva dedicato diversi articoli ed interviste . Tra queste amiamo pubblicare lo scritto della Dott.ssa Alessandra Rontini , che più di tutti ne aveva capito l’essenza della sua anima artistica. FEDERICO CRESCI: L’AFFASCINANTE MONDO DI FEDERICO CRESCI
Federico Cresci è un pittore puro, un vero artista, che ispirandosi a modelli diversi, riesce sempre e comunque a raggiungere un armonico equilibrio cromatico grazie ad una profonda sensibilità e ad una buona capacità tecnica e di sintesi. Una pittura, quella di Cresci, che colpisce l’osservatore per l’originalità della composizione lasciando spesso intravedere una realtà ai confini con l’immaginazione; un artista, Federico Cresci, che suscita un grande interesse nell’interlocutore per l’estrema purezza d’animo che spesso riesce a trasmettere, attraverso lo sguardo trasognato, e d’istinto a riportare delicatamente sulla tela. Nato, coma artista, dal ”vero” è perfettamente in grado di cogliere atmosfere d’insieme, esaltandone, spesso con forte personalità, i colori creando soggetti sempre gradevoli, gioiosi ma allo stesso tempo vigorosi ed incisivi. Ama sorprendere il suo pubblico quasi come se questo fosse lo scopo principale della sua missione: sbalordire, emozionare ed appassionare lo spettatore sono le parole chiave della sua vita. Artista eclettico, Federico Cresci, passa con abilità da uno stile figurativo all’astrattismo attraverso il rapporto tra linea e colore; egli non ha bisogno necessariamente di sollecitazioni ottiche per creare la sua arte, questa nasce anche spontaneamente, in uno stato di grazia che gli permette di immaginare forme, di accostarle e di colorarle vivacemente, con una fantasia simile a quella di un bambino, cioè del tutto incontaminata. E’ questa la pittura più onirica dell’artista, più feconda, ove l’oggettività si perde, ma ciò che conta è la luce, il colore, l’istinto, per cui ogni pretesto è uno semplice strumento espressivo; si tratta di un linguaggio nuovo legato ad un’esperienza introspettiva e ad una sete di ricerca interiore, estremamente sperimentale, basato su deformazioni fantastiche di elementi naturali, espressione di una inesausta forza immaginativa. Capace di dar voce alla più pura spiritualità, crea macchie di colore, talvolta forme semi-geometriche o quasi calligrafiche che sembrano emergere dal fondo bianco e la cui forza espressiva cambia in funzione degli accordi cromatici. In queste opere molti elementi sembrano quasi muoversi, azionati dalla posizione sul piano pittorico e dal rapporto degli altri elementi della composizione. Anche se ad una prima “occhiata” la collocazione degli elementi sulla tela può sembrare arbitraria, casuale, in realtà l’artista cura la composizione al fine di condurre gentilmente “l’occhio” nei vari punti del dipinto, desideroso di dare all’osservatore il tempo di reagire gradualmente “al suono” dell’oggetto e all’emozione del colore, che non rende mai troppo spesso, sfumandolo accuratamente la dove si fonde con un altro. Pittura questa d’introspezione frutto di una continua ricerca interiore dell’artista che volge lo sguardo su di un Mondo nel quale forse non si è mai identificato; attraverso queste opere egli sogna, vive semplici emozioni, pure tentazioni, rielabora sensazioni mai perdute e lascia andare le proprie fantasie in un concerto di colori. Artista emblematico, personaggio imperscrutabile, Federico Cresci, attraverso i suoi dipinti rivela la sua meravigliosa miscela di rappresentazione scenica ed immaginario simbolico.
( Dott.ssa Alessandra Rontini)
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