Omaggio a Giotto Bizzarrini
pubblicata lunedì 10 ottobre 2022
Livorno rende omaggio dal 14 al 16 ottobre 2022 , negli spazi espositivi degli Hangar Creativi in via Meyer 67 a Livorno ad uno dei più grandi ingegneri italiani dell’automobile, Giotto Bizzarrini. Ma chi è il Giotto dell’automobile ? Biografia :Dopo aver ottenuto la laurea in ingegneria insegna all'Università di Pisa, ma la passione per l'auto è talmente forte che nel 1954 lascia la didattica per entrare a far parte dell'ufficio esperienze dell'Alfa Romeo. Per lui l'esperienza con l'azienda milanese sarà breve e tre anni dopo passerà già alla Ferrari. Lavora alla Ferrari 250 Testa Rossa dodici cilindri 3 litri, alla Testa Rossa 500 Mondial 2 litri, alle varie versioni della Ferrari 250 (250 GT SWB, 250 Spider California, 250 GTO). È in questi anni che nasce il sodalizio tecnico tra Bizzarrini e l'ingegner Carlo Chiti. Un'amicizia favorita dalla corregionalità che, nel 1961, porterà entrambi a lasciare la Ferrari per fondare, con il conte Giovanni Volpi di Misurata, la Automobili Turismo e Sport. L'ATS SpA ha però vita breve perché mentre Chiti si occupa di una monoposto di Formula 1, Bizzarrini in quello stesso anno preferisce dar vita a Livorno ad una società battezzata Autostar, con lo scopo di progettare nuovi motori.
Tra i primi committenti c'era Ferruccio Lamborghini, su ordine del quale nasce un motore di gran successo, un dodici cilindri di 3,5 litri che, ceduto alla Lamborghini, viene installato sulla Lamborghini 350 GTV. Nel 1962, per la Scuderia Serenissima del conte Giovanni Volpi di Misurata, realizza in collaborazione con la Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo la Ferrari 250 Gt Breadvan (chassis 2819GT). Sempre in questi anni la vita di Bizzarrini si incrocia con quella di un altro produttore di auto dell'epoca, Renzo Rivolta, titolare della Iso Rivolta di Bresso (Mi), un'azienda che produce frigoriferi, motociclette e microvetture (la famosa Isetta), ma che vorrebbe iniziare a produrre automobili sportive. A questo punto Rivolta, con progetto a cura di Bizzarrini, disegno di Bertone e carrozzeria realizzata dalla Sports Car di Modena, presenta al Salone di Torino del 1963 una vettura che si chiama Iso Grifo con un potente motore V8 Chevrolet capace di erogare 400 CV di potenza massima.
Nel 1964 fonda la Prototipi Bizzarrini che diventa Bizzarrini s.p.a. nel 1966, cominciando a produrre quella che sarà una delle più belle, potenti e veloci Gt italiane degli anni 60: la Bizzarrini 5300 GT Strada, capace di toccare i 280 km/h. La vita dell'azienda fu breve e nel 1969 cessò la produzione della 5300 GT Strada dopo appena 133 esemplari. L'attività fu chiusa e con essa Bizzarrini chiuse anche la sua professione di imprenditore (il marchio sarà ripreso nel 1998 da una nuova azienda). Da quel momento presta la sua opera come consulente di aziende automobilistiche, collaborando alla progettazione di alcuni prototipi come il BZ 2001 (spider su meccanica Ferrari), ma per vari motivi, nonostante l'attualità della macchina, il progetto non decolla. Il 23 ottobre 2012 gli viene conferita la Laurea Magistrale honoris causa in Design, presso la nuova sede di Calenzano (FI), inaugurata il giorno stesso.
|