A Livorno una mostra su Gino Romiti
pubblicata sabato 8 ottobre 2022
La Beata Riva. Gino Romiti e lo spiritualismo a Livorno. Protagonisti e Cenacoli tra la Scuola di Guglielmo Micheli, il Caffè Bardi e Bottega d’Arte. Promossa da Fondazione Livorno, Fondazione Livorno - Arte e Cultura resterà aperta dal 5 ottobre 2022 al 16 febbraio 2023 a Livorno Con un percorso monografico e tematico, di oltre 80 opere dedicate a Gino Romiti (Livorno, 5 maggio 1881 – Livorno, 19 settembre 1967) e al cenacolo divisionista e simbolista formatosi nella Livorno tra il primo e il secondo decennio del XX secolo, la mostra intende ripercorrere l’evoluzione stilistica dell’artista livornese maturata grazie all’incontro con il belga Charles Doudelet e alla devozione tributata fin dal 1906 a Vittore Grubicy De Dragon, sullo sfondo dell’ondata spiritualistica che travolge i circuiti artistici cittadini, tra la Scuola di Micheli, il Caffè Bardi e Bottega d’Arte. In una Livorno attraversata dai miti dannunziani e dalle teorie estetiche di Angelo Conti, oltre che dall’eco horror dei racconti fantastici di Edgar Allan Poe filtrata dalle traduzioni firmate da Charles Baudelaire, fondi marini e antichi giardini diventano teatri di visioni spirituali, come confermano le sirene fluttuanti tra la flora e la fauna degli abissi vagheggiati da Gino Romiti. Così come i suoi parchi e angoli d’orto si trasformano in misteriosi labirinti dove è possibile intraprendere un percorso iniziatico. Grazie ad alcune testimonianze pittoriche e grafiche emerse dalla perlustrazione dell’Archivio Romiti si delinea un capitolo completamente inedito della pluriennale carriera stilistica di Gino Romiti, riconducibile al sodalizio instauratosi nella Livorno primonovecentesca intorno alla carismatica personalità del letterato ragusano Enrico Cavacchioli (Pozzallo, 15 marzo 1885 – Milano, 4 gennaio 1954). Così Gino Romiti rivive in questa mostra con una nuova identità culturale e artistica. La complessità e la vastità del percorso espositivo si ripropongono nell’articolazione del catalogo e della mostra in cinque sezioni. Le prime due, dedicate rispettivamente al credo estetico e alla maturità artistica di Gino Romiti, Il credo artistico di Gino Romiti dalla lezione di Guglielmo Micheli al verbo di Vittore Grubicy De Dragon (I sezione) e La gioia infinita: verso l’Eterna melodia (II sezione), sono state allestite presso la sede di Fondazione Livorno e attestano la parabola stilistica dell’artista, formatosi alla Scuola di Micheli e convertitosi tra il 1902 e il 1904 al divisionismo di Giovanni Segantini e Giuseppe Pellizza da Volpedo, come testimoniano alcuni bozzetti di cartoline inedite confezionate per l’amico Adriano Baracchini Caputi, riprodotte per la prima volta nel catalogo della mostra. Le tre successive sezioni, rispettivamente, Sulle ali delle chimere. Gino Romiti nella Livorno di Enrico Cavacchioli (III sezione), Il Volto dell’Azzurro. Protagonisti e Cenacoli sulla riva del Tirreno tra la scuola di Micheli, il Caffè Bardi e Bottega d’Arte (IV sezione) e Seduzioni e incantesimi di carta. Il mito fatale della Sirena nella grafica del Simbolismo e Art Nouveau, sono invece visitabili presso la Pinacoteca Comunale Carlo Servolini e costituiscono un affondo sulla produzione simbolista di Romiti. La V sezione della mostra Seduzioni e incantesimi di carta. Il mito fatale della Sirena nella grafica del Simbolismo e dell’Art Nouveau, è dedicata all’iconografia della Sirena nella grafica internazionale ed è stata curata da Emanuele Bardazzi.
INAUGURAZIONI
Mercoledì 5 ottobre 2022 ore 17.00 Fondazione Livorno, Piazza Grande, 23 - Livorno
INFO e VISITE
Fondazione Livorno: tel. 0586.826133 – info@flartecultura.it – www.fondazionelivorno.it Visite guidate in Fondazione dal lunedì al venerdì su appuntamento (Diderot servizi alla Cultura 339.8289470 – info@coopdiderot.it); per le visite delle scuole contattare Cooperativa Itinera (0586.894563 )
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