Livorno piange la scomparsa di Maurizio Biagini
pubblicata martedì 19 luglio 2022
Una brutta notizia per l’arte livornese . È scomparso improvvisamente l’amico Maurizio Biagini . A tutta la famiglia le più sentite condoglianze 💐da parte della redazione di ‘Arte a Livorno e oltre confine ‘. Maurizio Biagini è morto all'età di 57 anni L'artista livornese,protagonista di un singolare percorso che ha inteso il suo lavoro come denuncia sociale attraverso la pittura, è morto improvvisamente, martedì 19 luglio, nella sua abitazione di via Catalani a Livorno, in seguito a un malore, all'età di 57 anni. L'assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, ha espresso le condoglianze dellaAmministrazione e della città ai familiari e a quanti gli hanno voluto bene. "Maurizio Biagini - ricorda l'assessore Lenzi - nel 2016 è stato anche protagonista di un'ampia e bella mostra monografica al Museo Giovanni Fattori, intitolata 'Approssimativa'. Una personale di grande qualità, promossa dal Comune e da lui dedicata interamente a Livorno, la sua città, amata e un po' odiata allo stesso tempo, una sfilata di ritratti di personaggi, monumenti, squarci, tratteggiati a grandi linee, approssimati, per far vedere i loro pregi anche attraverso i loro difetti. Una grave perdita per l'arte cittadina e non solo".
Maurizio era un figlio d'arte (il padre era il pittore Gianfranco Biagini, scomparso anche lui pochi anni fa ). Maurizio Biagini, che nella vita di tutti i giorni era stato ristoratore e lavoratore in un supermercato della sua città, alla metà degli anni '80 iniziò a presentare il suo lavoro, legato alla Pop Art, come denuncia: figure solitarie, uomini inermi, lucciole in attesa del cliente, ubriachi, sbandati, bambini; ritraeva i deboli usando tele piene di colori oppure in quadri monocolore. Negli anni '90 iniziò poi a lavorare per la prima volta su grandi dimensioni, con la figura umana quasi trasbordante dalle tele. Prosegue la sua sperimentazione nel campo del Pop italiano e dagli anni 2000 si dedica a dipingere per cicli spostando la centralità del suo lavoro, cioè le citazioni del passato casuali, che ora diventano fondamentali. sue opere sono state collocate in pinacoteche comunali e nazionali (Roma, Viareggio, Cascina, Castiglioncello, Lucca, Donoratico, Campiglia M.ma, Venturina, Torrita, Massarosa, Lastra a Signa, Arezzo, Sinalunga, Carrara, Gallarate, Ravenna, Cesena, Forlì, Larciano ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Premio Bolgheri e il Premio Rotonda Città di Livorno. I suoi quadri sono stati acquistati da collezionisti sia in Italia che all'estero e sue opere si trovano a Milano, Parma, Firenze, Siena, Roma, La Spezia, Alessandria, Treviso ed in particolare nelle province di Livorno e Pisa. All'estero in collezioni private in Francia, Nuova Zelanda, Scozia, Usa, Germania e Svizzera.
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