Continua con successo la mostra TRACCE DI MEMORIA
pubblicata sabato 5 giugno 2021
Prosegue con successo la mostra dedicata a Mario Madiai. E' un inedito e sorprendente quello proposto nella mostra curata da Giorgio Bacci per la riapertura dei Granai di Villa Mimbelli.
Promossa da Comune di Livorno, Fondazione Livorno – Arte e cultura e Fondazione Livorno, è stata inaugurata giovedì 20 maggio alle ore 17.00 e resterà aperta fino al 30 luglio, dal martedì alla domenica, ore 16.00/19.00, con ingresso gratuito.
Il percorso espositivo di Mario Madiai. Tracce di memoria presenta l’ultima produzione di questo affermato protagonista della pittura contemporanea. L’artista scava, letteralmente e con rigore, nella memoria dei segni e dei sentimenti per restituirci, con la consueta eleganza, un itinerario senza confini tra i linguaggi della figurazione e dell’astrazione. Elemento clou e sorpresa dell’evento sarà il progetto site specific realizzato durante la mostra: protagonista dell’installazione una grande piazza cittadina cancellata e riscoperta, avvolta dalla musica.
Il dialogo con la città di Livorno di questo pittore nato a Siena, che ha studiato all’Istituto d’Arte Augusto Passaglia di Lucca, non si è mai interrotto. Tra i suoi estimatori più devoti è ancora vivo il ricordo della galleria di personaggi livornesi esposta nei primi anni Settanta: Orestino, Boboli, Mario del Ricovero…nella cornice della Casa della Cultura, per una mostra dal titolo fin troppo esplicito: Madiai come Livorno.
Con il viaggio in Persia del 1972 la sua tecnica si affina in un’esplosione di colori ricchi di dettagli, esaltati da cupole luccicanti e vesti variopinte. Poi il “pittore errante” rientra a Livorno, ma non si ferma. Venezia, Barga, Siena e Firenze diventano le culle cicliche della sua ispirazione. Dalle finestre dei suoi rifugi ritrae il Canale della Giudecca con Piazza San Marco sullo sfondo, le serre del Ciocco e i giardini di Barga, la Cupola del Brunelleschi, i paesaggi della Val d’Orcia. La mostra sarà inaugurata giovedì 20 maggio 2021 alle ore 17.00 ai Granai di Villa Mimbelli, via San Jacopo in Acquaviva 65, Livorno.
Resterà aperta fino al 30 luglio 2021, dal martedì alla domenica, ore 16.00/19.00, con ingresso gratuito
(gli orari potranno subire modifiche per eventuali disposizioni normative connesse all’emergenza sanitaria Covid-19).
È questo della mostra di Mario Madiai uno di quei casi in cui il ruolo pubblico di chi scrive non può non sovrapporsi in qualche misura alla sua storia privata e personale. E per quanto ci si sforzi di tenere, come è giusto, questi piani sempre ben distinti e mutualmente ininfluenti, ecco un caso di specie in cui salutare con favore l'iniziativa di Fondazione Livorno - Arte e Cultura significa anche rinverdire ricordi intimi e cari.
Nei limiti di quel che, appunto, è opportuno dire nella circostanza di un saluto istituzionale mi limito dunque ad una considerazione che facevo già al tempo in cui, ragazzino, frequentavo la casa di Mario Madiai.
E la considerazione, che parrà banale e che, purtuttavia, è assolutamente vera e significativa, è che Mario Madiai, soprattutto, dipingeva.
Perché noi facevamo questo e quello, ma, nel frattempo, Mario dipingeva. Noi parlavamo di questo e quello, e Mario dipingeva. Fiori accesi di rosso, sottili e fiammanti, piante in vaso nell'angolo di una serra. Ci accendevamo in discussioni di cui non ricordo più neanche il capo e la coda, si organizzavano cene, gite a Barga, si giocava a biliardo in quella grande sala. Ma Mario soprattutto dipingeva. Contornato da un vero e proprio adorabile gineceo, moglie e tre figlie, Mario, lo ripeto ancora una volta, soprattutto dipingeva.
Di poche parole, apparentemente sempre un po' distratto, una volta mi disse che aveva imparato tanto da Renato Natali. A non opporre resistenza ai galleristi che ti chiedono tele su tele, tanto per cominciare. Perché è giusto così, è il tuo lavoro, mi spiegava.
Ora capisco che Mario Madiai abbia goduto della benedizione più grande che possa toccare ad un essere umano: saper fare qualcosa e, semplicemente, farlo. Incessantemente, con passione, giorno dopo giorno. Buona visione a tutti
Simone Lenzi
Assessore alla Cultura Comune di Livorno
Nel contesto dell’affascinante e spaziosa cornice degli ex granai di Villa Mimbelli, grazie alla costante collaborazione con il Comune di Livorno, è stato realizzato un percorso espositivo estremamente innovativo, contraddistinto da una selezione di opere recenti e meno conosciute del maestro che hanno come fulcro l’installazione site specific della grande sala centrale.
Ringraziamo il curatore Giorgio Bacci che ha saputo interpretare sapientemente la testimonianza dell’artista, restituendoci oggi la sua più pura dimensione umana, legata indissolubilmente agli affetti e ai ricordi dell’infanzia che si materializzano in opere suggestive e raffinate.
Insieme a lui, ringraziamo anche tutti coloro che, nonostante le molte difficoltà e incertezze di questo periodo di pandemia, ci hanno aiutato a realizzare iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale della città. Finalmente ci incontreremo di nuovo con il pubblico per rendere omaggio ad un artista di rilievo come Mario Madiai, ormai affermato protagonista della pittura dei nostri giorni.
Con questa mostra, e con il catalogo che l’accompagna, ci auguriamo di presentare un Madiai diverso, ancora poco conosciuto, un sognatore che ama dipingere con i bambini per catturare la loro visione pura e primitiva della realtà, un mago che materializza un’intera piazza monocromatica per farci poi scoprire dei piccoli dettagli come in un gioco dell’infanzia, un sapiente artista che celebra nelle sue opere un perfetto connubio tra figurazione e astrazione.
Luciano Barsotti Olimpia Vaccari
Presidente Fondazione Livorno Presidente Fondazione Livorno - Arte e Cultura
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