Visite gratuite al museo di Villa Mimbelli e alla Biblioteca Labronica
pubblicata giovedì 1 febbraio 2018
Domenica 4 febbraio, prima domenica del mese
Visite gratuite al museo di Villa Mimbelli e alla Biblioteca Labronica
Domenica 4 febbraio , come ogni prima domenica del mese, riprendono le aperture straordinarie gratuite al Museo “Fattori” di Villa Mimbelli e alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi” di Villa Fabbricotti. Si potranno visitare gratuitamente le due strutture e gli importanti patrimoni artistici e documentari che custodiscono. Il museo “Fattori” sarà aperto in orario 10-13 e 16-19 mentre la Biblioteca Labronica sarà aperta nel pomeriggio (ore 16). Al Museo “Fattori” di Villa Mimbelli ( via San Jacopo in Acquaviva) i visitatori avranno modo di vedere la collezione civica permanente, dislocata sui tre piani della Villa, che conta le grandi tele di Giovanni Fattori e di altri esponenti della corrente dei Macchiaioli (Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca, Giovanni Boldini ed altri). Senza contare illustri post-macchiaioli come Eugenio Cecconi e Vittorio Corcos, nonché divisionisti come Benvenuto Benvenuti e Plinio Nomellini. Al primo piano si potrà visitare anche la saletta Osvaldo Peruzzi, con 6 opere dell’illustre futurista livornese, in parte donate dagli eredi alla morte dell’artista. A piano terra uno speciale allestimento di arte sacra e nella “sala rossa” una selezione di opere di arte contemporanea italiana del secondo Novecento. In mostra il “Grande rettile” di Pino Pascali, la sfera di Arnaldo Pomodoro, una combustione di Alberto Burri, una tela estroflessa di Enrico Castellani. Alla Biblioteca Labronica F.D. Guerrazzi (viale della Libertà 30) alle ore 16 (ritrovo davanti al portone centrale dell’edificio) un operatore della cooperativa Itinera farà da guida, accompagnando il visitatore in un percorso storico sulla nascita della Biblioteca a Livorno, sul suo posseduto antico e moderno e sul funzionamento oggi. La Biblioteca Labronica inserita nel Parco di Villa Fabbricotti, merita infatti una grande storia da raccontare. Nata ufficialmente nel 1952 come biblioteca civica, ma inaugurata nella veste attuale nel giugno del 2003 dopo un importante intervento di restauro durato cinque anni, svolge la duplice funzione di biblioteca conservativa oltre che di pubblica lettura. I suoi preziosi fondi, consultati da storici e professori spesso operanti fuori dai confini locali, testimoniano il lungo percorso evolutivo con cui la biblioteca si è formata e documentano la storia di Livorno e la storia d'Italia tutta, attraverso opere manoscritte, pubblicazioni a stampa, cartoline dell'epoca e fotografie per un totale di circa 140,000 pezzi. Tra i più importanti, si ricordano l'Encyclopedie di Diderot e D'Alembert, il Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, gli originali autografi delle Grazie di Ugo Foscolo, l'Autografoteca Bastogi, lettere e documenti manoscritti di Giacomo Leopardi, la collezione bibliografica e iconografica di Oreste Minutelli comprendente oltre 4000 stampe iconografiche che testimoniano la nascita e l'evoluzione di Livorno. L'incontro avrà la durata di un'ora e alla fine della guida sarà distribuita gratuitamente ai visitatori la tesserina con la quale prendere libri in prestito presso la Biblioteca secondo i modi e le procedure che saranno spiegate nell'occasione.
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