CANTIERE Navi, Uomini e Storie - Il volume
pubblicata giovedì 23 novembre 2017
Difficile oggi trovare un lavoratore, che una volta terminata la sua presenza nel mondo del lavoro, e ritiratosi a godere la meritata pensione, voglia con grande “amore” ricordare la storia, i suoi attori, gli aneddoti e qualsiasi evento del suo mondo lavorativo. Eppure, in questa epoca fatta di corse, ambizioni a tutti i costi, spregiudicatezza, falsità e opportunismi ,esistono ancora veri “uomini” attaccati ai valori fondamentali della vita come la famiglia, le amicizie e la solidarietà. Questi pilastri , senza i quali la vita scorrerebbe piatta, sono stati alla base di tutta una vita lavorativa e non solo, di Carmelo Triglia. Amico sincero, non si è dimenticato del suo lavoro, ma soprattutto, una volta andato in pensione, con tenacia, ricerca, studi e nottate in bianco, ha voluto rendere omaggio al suo Mondo. Parliamo dello storico Cantiere Navale Luigi Orlando, che come ha rilevato giustamente Carmelo, è un patrimonio indissolubile per la città di Livorno. Senza amore, quest’opera editoriale enciclopedica, non avrebbe mai visto la luce e sarebbe rimasta un progetto irrealizzato. Carmelo invece ha conservato gelosamente documenti, foto, nomi, oggetti di lavoro e poi, con certosina pazienza, con estrema competenza, ha unito tutti i pezzi del puzzle fino ad arrivare a pubblicare l’unico volume che parli del Cantiere. La completezza dei dati, unita ai dettegli che solo chi ha vissuto all’interno del Cantiere comprende, rende unico questo volume. Carmelo, pubblicando il libro, ha voluto regalare alla sua città un prezioso spaccato di storia per non disperdere il ricordo dell’azienda livornese. Un regalo però visto attraverso gli occhi, il sudore, le gioie e i dolori dei lavoratori che hanno operato all’interno del Cantiere. Generazioni di uomini e donne, che quotidianamente hanno vissuto a Livorno e per Livorno, dove il Cantiere era la vita per centinaia di famiglie, una comunità orgogliosa di appartenere a quel mondo. Carmelo, con passione e profondo amore, come detto in precedenza, ha unito tutti i tasselli, ha ricordato nomi-cognomi (18500 rilevati), date (2450 accadimenti), mestieri – qualifiche (236), unendo il tutto con foto storiche (300). Un lungo viaggio dal 1814 al 2016 attraverso 410 pagine, per conservare, valorizzare e non dimenticare. Aggiungo, che forse, per mettere la ciliegina sulla torre, bisognerebbe istituire un Museo del Cantiere, dove esporre strumenti, oggetti, foto, ritagli di giornali, plastici, e quant’altro sia passato nei decenni lavorativi all’interno dell’azienda. Un museo del “mare” per dare alle generazioni future un punto di riferimento, mantenendo vivo l’orgoglio di una città. Conoscendo Carmelo, sarà sicuramente pronto a essere in prima linea nella realizzazione di quest’altro sogno, perche la storia oltre ad essere letta, va anche vista con i propri occhi. (Mauro Barbieri - Dir. Editoriale Arte a Livorno e oltre confine )
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