L'ultimo saluto a Claudio Carotenuto
pubblicata domenica 18 dicembre 2016
Addio domani lunedì 19 dicembre ore 15, in Duomo a Cecina (LI).
a Claudio Carotenuto
Il pittore gallerista dalla pennellata struggente, nitida ed elegante e dall’instancabile intuito di ricerca nelle arti visive del figurativo
L’ultima inaugurazione lo ha accompagnato nel viaggio attraverso il dipinto più misterioso: quello dove i colori, le campiture, i sentieri silenziosi, sono stabiliti dalla logica irremovibile della vita. Ma ancora una volta, a Natale, Claudio Carotenuto ha lavorato con la stessa energia ed ha avuto la sua Rassegna d’Arte della Costa Etrusca. Ma, come un testamento, ha presentato questa volta al pubblico la sua intima e personale collezione. Quei dipinti mai mostrati e che “teneva per sé”. Il pittore più elegante, e il gallerista dall’intuito formidabile, se ne è andato nella notte del 18 dicembre, estenuato da una malattia improvvisa e irrefrenabile. All’ospedale di Livorno, città dove aveva vissuto molti anni. Forse, naturale pensarlo, accompagnato da quel mare che tanto aveva amato e dipinto con il rispetto sacrale che sapeva dare alla natura ed ai suoi sottili e potenti misteri. All’inaugurazione della mostra “Collezione Carotenuto”, a Cecina, nel Palazzo del Comune Vecchio, sala Sirio Bandini, sabato 17 dicembre 2016 ore 17, allestita con la stessa energia del padre, dal figlio Francesco, non poteva esserci, ma c’era la tutta la sua storia. Quella di un uomo “valente”, che ha tenuto in piedi, per tutto il suo passaggio terreno, la poetica e la ricerca nella sua arte, ma in egual misura, quella dei “valenti colleghi”: i grandi maestri del figurativo. Pittori, ma anche scultori, spesso amici di una vita, a cui lascia il patrimonio più importante: la professionalità nell’arte, ma anche l’amore instancabile per la ricerca. Lascia la moglie Annamaria Malatesta, compagna di una vita, anche nel lavoro: pittrice ceramista, con una piccola scuola a Cecina. I figli Francesco e Simona. Le nipoti Valentina, Matilde, Linda e il nipote Leonardo. Nato a Guardistallo (PI), il 9 marzo del 1943, all’età di un anno Claudio Carotenuto si era trasferito a Napoli, senza però perdere il contatto con la Toscana dove ritorna definitivamente nel 1975. Attiva il centro culturale La Saletta, sul lungo mare di Cecina, attivo da oltre trent’anni. Atelier e galleria da lui definita “atipica”, dove presentava il suo lavoro e quello degli artisti, che in totale libertà selezionava. Dai veristi ai surrealisti, dai grandi labronici storici agli esiti contemporanei. La sua pittura, la cui lontana matrice risale ai pittori napoletani dell’800, è quella di un autore che si è dichiarato da sempre “interessato al verismo” e sostenitore instancabile del “saper fare”, della irrinunciabile “artigianalità” e del valore esecutivo dell’opera. Incalzante nei piani rappresentativi, trasfigurato sottilmente dalla luce, solitario-riconciliante, con un velato mistero simbolico, l’ambiente dipinto di Carotenuto, resta uno spazio unico, concesso dall’eternità.
|