Quattro opere di De Angelis donate al Museo Fattori
pubblicata giovedì 16 giugno 2022
Quattro opere grafiche di Vitaliano De Angelis donate al Comune di Livorno
Domani, venerdì 17 giugno, la consegna al Museo Fattori
Quattro opere grafiche dell'artista Vitaliano De Angelis sono state donate dalla famiglia al Comune di Livorno.
Si tratta di: "La Fiorentina" tecnica mista, 1966, 70x50; "Torso", biro e tempera, 1986, 70x50 ; "Torso", tempera, 1985, 70x50; "Testa di donna", china e biro, 1970, 45x33.
Nei mesi scorsi Paola De Angelis Bertocchini, figlia dell'artista, ha formalizzato la volontà di effettuare la donazione, che va ad integrare quella effettuata nel 2013.
Le opere vanno così ad arricchire la collezione museale del Comune di Livorno.
I quattro lavori del Maestro De Angelis saranno consegnati al Museo Fattori nella mattina di domani, venerdì 17 giugno.
Dall'Amministrazione comunale il più sentito ringraziamento per questo gesto gradito ed estremamente importante per le collezioni civiche.
Scheda di Vitaliano De Angelis
Vitaliano De Angelis nasce a Firenze nel 1916, si forma all'Istituto e al Magistro d'Arte, dove è allievo dello scultore Bruno Innocenti. A Volterra insegna all’Istituto d’Arte con lo scultore Mino Trafeli. Nel 1952 è nominato alla cattedra di Scultura dell'Istituto d'Arte “A. Passaglia” di Lucca, dove insegnerà fino alla pensione. Interessato alla scultura contemporanea europea, a partire dal 1956 si reca spesso a Parigi, dove vede e studia opere di maestri antichi e moderni, che unitamente a quelli conosciuti in Italia, gli offrono un quadro importante del valore e della libertà di espressione a cui si ispira l'arte moderna. Partecipa come scultore e come grafico a rassegne in Italia e all'estero. Numerose opere dello scultore figurano come arredo urbano nella città di Livorno. Tra le altre si ricordano il busto di Modigliani e quello del patriota Lemmi, situate originariamente entrambe nel parco di Villa Fabbricotti, il busto del pittore è stato recentemente spostato nei pressi della casa natale; il monumento ai Caduti Civili di Guerra; il busto del patriota livornese Bartelloni, oltre che numerose opere a soggetto sacro nelle chiese. L'arte di De Angelis si definisce dentro schemi che si alternano, nell'ambito di un realismo, senza eccessive accentuazioni di calcolata perfezione formale. L'eleganza, la sobrietà, l'asciutto splendore, l'impeccabile controllo stilistico sono caratteristiche distintive dell'opera di De Angelis. I suoi nudi maschili e femminili hanno l'eleganza della pittura vascolare greca ma anche la forza compressa e il vitalismo fremente dei bronzi fiorenti del Quattrocento. Nella scultura di De Angelis è presente una vigile parsimonia, un'oculata gestione delle risorse espressive che in lui sono cospicue e in continuo ascolto delle sirene della contemporaneità. Guardando i suoi ritratti, i nudi, i bassorilievi, ci si accorge che in De Angelis l'arte è questione di selezione rigorosa, di sobrietà formale e insieme di sagace ricerca del significato. Di fronte ai giovani nudi acrobatici o alle figurine di ragazza, si potrebbe parlare di astrazione naturalistica, mimesi illusionistica nel massimo della sublimazione concettuale e della pregnanza simbolica. Vitaliano De Angelis muore a Livorno il 10 aprile 2002.
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