Dante:la lingua e le arti
pubblicata martedì 12 ottobre 2021
A Cuneo due giorni di eventi e spettacoli per valorizzare la memoria del Sommo Poeta a 700 anni dalla morte Venerdì 22 e sabato 23 ottobre prima tappa del progetto transnazionale ideato da Fondazione Artea con l’Università degli Studi di Torino, l’Université Côte d’Azur e Sorbonne Université
“Dante: la lingua e la arti”, a Cuneo il 22 e 23 ottobre la prima tappa del progetto di cooperazione transnazionale
Venerdì 22 e sabato 23 ottobre la città di Cuneo ospiterà la prima “tappa” di “Dante: la lingua e le arti”, il progetto di cooperazione transnazionale ideato e sviluppato dalla Fondazione Artea insieme all’Università degli Studi di Torino, all’Université Côte d’Azur di Nizza e a Sorbonne Université di Parigi, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Nizza, l’Istituto Italiano di cultura di Parigi e il Comune di Cuneo, per contribuire alla valorizzazione dell’opera dantesca in occasione del settecentenario della morte del Sommo Poeta. Letteratura, cinema, teatro, arte e musica forniranno occasioni e spunti per approfondire temi e argomenti legati alla figura di Dante attraverso due giornate di incontri e spettacoli. Gli appuntamenti cuneesi vedranno, inoltre, la partecipazione e la collaborazione della Fondazione Opere Diocesane Cuneo e del settimanale La Guida nell’ambito di “Amor mi mosse. Dante in cammino tra Cuneo e le Alpi”. Il progetto proseguirà, poi, a Nizza il 18 e 19 novembre, in occasione del programma di eventi promossi dal Consolato Generale dedicati a Dante, e a Parigi il 9 e 10 dicembre. Prenotazioni e biglietti su ticket.it. Per partecipare è obbligatorio il Green Pass. Informazioni e programma completo al sito www.fondazioneartea.org.
“L’eredità letteraria dantesca giunge fino a noi come un materiale ancora straordinariamente attuale, che continua a influenzare i processi creativi e di studio di molti artisti e ricercatori. Con la rassegna Dante: la lingua e le arti – spiega Davide De Luca, direttore di Fondazione Artea – da Cuneo a Nizza, proseguendo fino Parigi, cercheremo di far riflettere sulla fortuna, mai interrotta, del Sommo Poeta nella letteratura e nelle arti, guardando alla contemporaneità”.
“La poesia di Dante è summa del Medioevo – prosegue Donato Pirovano, professore di Filologia della letteratura italiana all’Università degli Studi di Torino – e la sua forza espressiva, dovuta anche alla intensa visibilità, affascina lettori lontani nel tempo e nello spazio. Nella multimedialità tipica del nostro tempo stiamo sperimentando un modo nuovo di leggere Dante”.
“L’opera dantesca – continua Emanuele De Luca, professore di Studi Teatrali e italianista dell’Université Côte d’Azur di Nizza – apre a una dimensione che dalla lingua poetica si trasfigura in altri linguaggi artistici, teatrali, cinematografici, coreutici. Questi linguaggi si nutrono ancora oggi dell’immaginario del Poeta e propongono nuovi significati che ci permetto di interpretarne altrimenti il messaggio in un continuo confronto tra passato e presente, tra codici linguistici e mezzi artistici, tra narrazione e ricezione”.
“La vividezza dei personaggi danteschi, la loro profonda drammaticità, la potenza ecfrastica della lingua di Dante sono all’origine del desiderio di appropriazione e d’interpretazione della Divina Commedia da parte degli attori, dei drammaturghi e dei musicisti”, aggiunge Andrea Fabiano, professore alla Facoltà di Lettere all’Università Sorbonne di Parigi.
A Cuneo, nello specifico, le iniziative si apriranno venerdì 22 ottobre, alle 14,30, nel Salone d’Onore del Municipio (via Roma, 28) con un convegno che vedrà, in una prima parte, affrontare il tema “Dante e la lingua” con Donato Pirovano, Giuseppe Noto, Walter Meliga e Matteo Rivoira, docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Torino, che rispettivamente si alterneranno con i seguenti interventi: “Lo stile dolce e nuovo della “Vita nuova”, “Uso e ri-uso della lingua d’oc nell’opera di Dante”, “La lingua d’oc (e Arnaut Daniel) in Purgatorio XXVI” e “Alla caccia della lingua illustre: Dante e la selva dei volgari d’Italia nel De vulgari eloquentia”. A seguire, alle 16,15, il focus si sposterà su “Dante e il teatro” per un secondo approfondimento animato da Emanuele De Luca e Andrea Fabiano con Andrea Simone (Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara) “Dante in scena: declamazioni, improvvisazioni e recitals ottocenteschi”, Romana Brovia (Università di Siena 1240) “Dante e la scena teatrale torinese negli anni del Risorgimento” e Alessandro Campeggiani (Université Côte d’Azur), a chiudere, “Le danze nella Commedia dantesca”.
In serata, alle 21, al Teatro Toselli andrà in scena invece lo spettacolo “Dante: il coraggio di assumere il proprio destino” di e con Moni Ovadia e con Stefano Albarello (canto e qanûn), Maurizio Dehò (violarda). Una lettura del canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia con musiche dal vivo di tradizione greco-ottomana.
Sabato 23 ottobre si riprende alle 16, in Sala San Giovanni (via Roma, 4), con lo spettacolo DANTEBIBERON, a cura di Incantabimbi, rivolto a bambini e famiglie, mentre alle 17 al Teatro Toselli avrà luogo il convegno “Dante e il cinema” che vedrà protagonisti Sergio Toffetti (storico del cinema) con “La Commedia dell’umano. Dante al cinema” e Stella Dagna (Università degli studi di Torino) con “Dante alle masse. Inferni nel cinema popolare”.
A chiudere la due giorni, alle 18,30 sempre al Teatro Toselli, sarà la proiezione del film “Inferno 2021” di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, Giuseppe De Liguoro (1911) con la nuova versione della colonna sonora che, in occasione del settecentenario della morte di Dante, Edison Studio ha realizzato per il film più visionario del cinema muto italiano: Inferno (1911) da “La Divina Commedia” di Dante Alighieri.
La rassegna proseguirà poi il 18 e 19 novembre Nizza, nell’ambito del programma di eventi promossi dal Consolato Generale dedicati a Dante “pietra miliare della letteratura italiana – come afferma il Console Caterina Gioiella – nella cui opera universale rispecchia la bellezza incommensurabile della nostra straordinaria lingua italiana, che vogliamo promuovere e celebrare presso i nostri amici francesi e presso la collettività italiana” e si concluderà il 9 e 10 dicembre a Parigi.
|