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Bruno Miniati in mostra alla Fondazione Livorno

pubblicata mercoledì 25 novembre 2015
Bruno Miniati in mostra alla Fondazione Livorno Fotografo di Guerre
1915-1945

Fondazione Livorno, Piazza Grande 23

Tante immagine d’epoca scattate dal grande fotografo e inviate dai livornesi saranno esposte alla mostra.

Fondazione Livorno chiude il programma di esposizioni realizzate nel 2015 con questa mostra dedicata a Bruno Miniati. Anche il Tirreno ha partecipato attivamente all’iniziativa invitando i propri lettori a inviare al giornale foto di famiglia (ritratti, eventi particolari, interni ecc) che sono state pubblicate sul giornale quasi ogni giorno per due settimane.
Insieme a questo spaccato di vita livornese della prima metà del Novecento - ma anche di qualche anno prima e dopo - la mostra presenta il lavoro svolto da Miniati come fotoreporter di guerra.
E’ stata curata, insieme al catalogo, da George Tatge, fotografo di origini italo americane che dopo aver girato il mondo vive attualmente a Firenze. Già dirigente della Fratelli Alinari di Firenze e autore di molti volumi, Tatge ha esposto con mostre personali al Guggenheim di Venezia, al MAXXI di Roma a Rochester, Mannheim, ecc. Alcune sue opere sono esposte attualmente a Milano al grande evento in corso al Palazzo della Ragione Fotografie "Henri Cartier-Bresson e gli altri. I Grandi fotografi e l’Italia" .
In questa mostra dedicata a Bruno Miniati, sono presentate 106 fotografie provenienti dall’archivio fotografico dell’artista che fanno parte di un fondo di foto e carteggi recentemente donato dal nipote prof. Riccardo Faucci alla Fondazione. Si tratta prevalentemente di stampe originali d’epoca, a cui si aggiungono alcune immagini inedite, esistenti solo in negativo, sottoposte a restauro digitale.
Il percorso espositivo è stato diviso in tre sezioni cronologiche che illustrano le campagne di guerra italiane tra il 1915 e il 1945:
-La Grande Guerra 1915-1918
-Le campagne in Africa Orientale ’35-’36
-La seconda Guerra Mondiale Albania e Grecia 1940-1941, Livorno prima e dopo la guerra 1935-1945.
Oltre alla sala riservata ai ritratti eseguiti da Bruno Miniati nella sua città d’origine è presente anche un angolo che ospita gli oggetti posseduti da Miniati: la sua macchine fotografica, il suo medagliere, disegni del fotografo e della moglie (opera di Paulo Ghiglia), una sua caricatura eseguita da Mino Maccari, un disegno di Miniati quando era allievo del corso di disegno di Guglielmo Micheli, ecc.
L’iniziativa, promossa da Fondazione Livorno nel centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra del 1915-1918, costituisce anche un’occasione di approfondimento storico per i giovani e saranno organizzati incontri con gli studenti per fare una riflessione sui motivi che scatenarono quella sanguinosa guerra.

Intervenuti all’inaugurazione
Luciano Barsotti, Presidente Fondazione Livorno
George Tatge, curatore della mostra
Riccardo Faucci, nipote di Miniati e autore dei testi del catalogo
Omar Monestier, direttore del Tirreno
Alessandro Guarducci, capocronista del Tirreno

Bruno Miniati
Per un cinquantennio Bruno Miniati (1889-1974) è stato il fotografo prediletto delle famiglie livornesi. A lui si rivolgevano per commissionare ritratti individuali o di gruppo in occasione degli eventi principali della vita.
Ma fu per il suo legame di amicizia con molti pittori labronici del periodo post-macchiaiolo e per la sua attività all’interno del Gruppo Labronico fin dalla fondazione del sodalizio, che assunse il ruolo di protagonista della vità sociale e culturale della città per mezzo secolo.
Figlio d’arte (suo padre era il fotografo Milziade, contitolare della ditta Allegranti), frequentò giovanissimo la “Scuola comunale di arti e mestieri” seguendo il corso di disegno tenuto da Guglielmo Micheli, allievo di Fattori, incontrandovi Amedeo Modigliani, Mario Puccini e altri artisti.
Nel 1908 si fidanza con Anna Pontecorboli, che sposerà nel 1913. Nel 1914 nasce la figlia Giovanna.
Nel febbraio 1909 parte volontario nell’88esimo reggimento di fanteria per recare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto di Messina e Reggio.
Con il grado di caporale di fanteria parte nel 1911 per la guerra in Libia. Nel 1915, ancora volontario, partecipa alla Grande Guerra (Carso e III Armata) ed è proprio sul Carso che muore suo fratello maggiore, Ezio. Nell’ottobre 1935 si imbarca per il fronte abissino con il grado di tenente ed è fotografo dell’Istituto Luce. Nel 1940-41 partecipa alla campagna di Francia e poi Albania e Grecia, dopodiché viene congedato definitivamente con il grado di capitano.
In queste campagne Miniati non si limitò a scattare fotografie (alcune delle quali gli valsero menzioni per il loro alto valore strategico), ma meritò numerose decorazioni, fra cui medaglie di bronzo e quattro croci di guerra oggi esposte alla mostra.
Nel periodo tra le due guerre era ormai diventato un personaggio pubblico nella sua città. Amico di Nomellini, Natali, Romiti, frequentava Dario Niccodemi, Pietro Mascagni, Guelfo Civinini, Ugo Ojetti (che lo ricorda con simpatia in una pagina dei suoi Taccuini). In numerose occasioni fu fotografo ufficiale del Re e ottenne il brevetto di “Fotografo della Real Casa”.
Negli anni Cinquanta e Sessanta fece servizi fotografici per l’Accademia Navale anche in occasione delle crociere delle navi scuola Vespucci e Montecuccoli.

Premiazione foto
Tra le foto consegnate dai livornesi al Tirreno e alla Fondazione ne verranno selezionate due, una di Miniati e una di un altro fotografo. I possessori di entrambe le immagini saranno premiati con una cornice d’argento, della misura dell’originale della foto, offerta da Fondazione Livorno ed un abbonamento gratuito al Tirreno per l’anno 2016.
Gli originali consegnati alla Fondazione potranno essere ritirati a conclusione della mostra, dall’ 1 al 5 febbraio 2016.

Apertura al pubblico della mostra
La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio, con ingresso gratuito.
Sarà visitabile il sabato e la domenica (21 e 22 novembre 2016 - 5 e 6 dicembre 2015 - 9 e 10 gennaio 2016 - 30 e 31 gennaio 2016) con viste guidate a cura della coop. Diderot orario 16-20 (partenza dell’ultima visita alle 19,00).

Dal lunedì al venerdì la mostra è visitabile su appuntamento contattando la coop. Diderot 373.7607467.
Per la didattica e le visite delle scuole contattare la coop. Itinera 0586-894563.



 



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