Massimiliano Luschi a Ponteginori
pubblicata venerdì 3 maggio 2013
Prosegue la
Rassegna d’arte al Caffè
con
La forza pittorica del giovane talento livornese
Massimiliano Luschi
1 - 30 maggio 2013
presso
Caffè Enoteca Betti
Ponteginori
(Montecatini Val di Cecina – PI)
Per la “Rassegna d’Arte al Caffè”, dedicata al figurativo d’autore, organizzata da Galleria Impara l’Arte, in collaborazione con Caffè Enoteca Betti, di scena l’arte labronica di Massimiliano Luschi
Proseguono le raffinate esposizioni del cartellone mostre organizzato in collaborazione da Galleria Impara l’Arte di Mario Andrei e Caffè Enoteca Betti di Enrico Betti e Matteo Betti, nello spazio dell’omonimo Caffè, in via volterrana a Ponteginori (Montecatini VC – PI), con il vigore pittorico di Massimiliano Luschi, giovane talento della pittura livornese della “macchia” e delle sue potenti ambientazioni.
Dopo quella d’esordio del maestro Giuliano Giuggioli, una nuova esposizione, in corso dal 1 al 30 maggio 2013, dove s’incontrano la forza rappresentativa e l’alto livello esecutivo, in ricerche formali nel solco della grande pittura figurativa.
Un viaggio visivo ed emozionale dalla Maremma alle scogliere del Romito, ma anche lungo i fossi e nei mercati affollati di Livorno, o in locali retrò densi di vita, nelle periferie dove le pratiche e i mestieri perduti “dipingono” le ambientazioni esistenziali, fino alle corse libere ed eleganti dei cavalli, o alle grandi greggi perturbanti di bestiame. Ma protagonista è anche il paesaggio solo, che, oltre i confini toscani, evocativo e pulsante, rammenta l’anima produttiva, e le ragioni fondanti, della natura.
Così dopo gli spazi “impossibili” della nuova metafisica di Giuggioli, ritorna il verismo animato dalle ragioni sociali partecipate ed esistenziali con il figlio prodigio di Masaniello Luschi, la cui pittura si muove fra nuovi esiti e antichi richiami otto-novecenteschi, che ritornano nel contemporaneo.
Massimiliano Luschi, reduce da una recente personale a La Terrazza di Larderello, nasce a Livorno il 17 settembre 1975. Dopo gli insegnamenti preziosi del padre e dell’ambiente dei più ispirati pittori livornesi, si diploma alla Scuola di Belle Arti di Pisa e prosegue l’affinamento tecnico verso una propria personale ricerca espressiva, guidata da un naturale, e già consolidato talento.
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