ROSSANA PARENTI



ROSSANA PARENTI È nata a Livorno dove vive ed opera.
Ha frequentato la Libera Accademia d’Arte di Livorno sotto l’insegnamento di G.Benvenuti, G.Cocchia, G.Guiggi e dopo con il maestro Gino del Corona.
Ha all’attivo decine di mostre collettive, personali e premi.
Dal 1977 è presente al Premio Rotonda dove ha ottenuto importanti riconoscimenti tra cui nel 2008 il prestigioso “Premio Mario Borgiotti” e nel 2010 il 1° Premio Città di Livorno ex equo con Valter Furlini
Le sue opere sono presenti in Italia e all’estero ed in permanenza al Museo d’Arte Contemporanea Italiana in Costarica.
E’ socia del Gruppo Labronico.

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“In un mondo sempre più ipertecnologico, rivolto verso un futuro, all’insegna di nuove e sofisticate scoperte, c’è ancora spazio per quelle rare persone legate ad un profondo romanticismo di un epoca.
Nostalgica, di un passato che fu, abbiamo incontrato una delle più valide artiste del panorama figurativo livornese, Rossana Parenti. Una pittrice che per modi di fare sembra , sembra fuori da questo tempo e da questi luoghi.
In ogni sua espressione si avverte un profumo di antico, una ricerca inconscia del passato, di un vissuto. Un artista dell’ottocento che vive nel duemila, non direttamente per scelta, ma solo per imposizione naturale.
Ecco così nascere, dall’inconscio, nel corso degli anni, opere legate sempre a quel vissuto, che non deve essere dimenticato, ma ricordato, omaggiato, riflessivo. Bambole, cavalli a dondolo, treni a vapore, e poi il periodo delle macerie, con le profonde rotture a significare un rispetto per quello che furono il teatro di una vita, della vita di chi vi soggiornò.
Oggi, in questa delicata evoluzione artistica, solo di soggetti, non di contenuti simbolici, si inseriscono i suoi suggestivi panneggi, fatti di lenzuola, cuscini, letti, nodi. Tutti uniti dal bianco candore, dalla purezza, da un’inconscia serenità interiore, da uno stato d’animo meditativo. Non un bianco assoluto, ma bianchi sfumati che assorbono le decine di tonalità e colori dell’ambiente, i suoi riflessi, le velature, le sovrapposizioni. Tanti colori, in un colore solo, il bianco.
Anche qui, accanto ad una ricerca tecnica dei candidi bianchi, si associa il simbolo reale di un vissuto.
Nei letti si nasce, si muore, si trascorrono le malattie, tra le lenzuola ci si riposa, si fa all’amore. Cuscini, letti, lenzuola, morbidi drappeggi annodati. Situazioni quotidiane reali nell’insieme, ma immaginarie nel profondo dell’artista. Passione, dolori, gioie, rimpianti, tanti significati racchiusi nelle pieghe, nelle forme, nelle linee.
Nelle sue ultime produzioni, traspare una sottile inquietudine, una riservatezza. “Nodi” per ricordare, per non dimenticare, quesiti a cui dare una risposta. Un confronto con se stessa, la sfida verso la materia, verso quella sfida verso la materia, verso quelle composizioni sempre più complesse.
Mai un soggetto uguale all’altro, mai ripetitiva nella sua pregevole esecuzione. Ogni dipinto con le proprie vibrazioni, le sue delicate sfumature, i suoi indelebili significati aperti a qualsiasi interpretazione.
Caparbietà, unita ad importanti doti tecniche ed a una forte personalità, la collocano tra le artiste più ricercate del nostro tempo. Una tematica, oggi, in evoluzione continua, ancora fertile e pulsante, che sicuramente porterà Rossana a confrontarsi con nuovi soggetti, certamente sempre….legati al vissuto; e se l’arte è l’espressione dell’anima, questa artista ne è la testimone vivente con la sua pittura a cavallo tra un iperrealismo sofisticato ed una rappresentazione fotografica”.

Mauro Barbieri


 
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