STEFANO BOTTOSSO



STEFANO BOTTOSSO STEFANO BOTTOSSO :

Nella sua pittura mistero e costruzione della realtà

Chi…ed è la storia di Stefano Bottosso, è nato con una luce doppia, quella della effettiva venuta al mondo e quella di educazione alla pittura, può aspirare alla soluzione di una pittura totale.
Bottosso nasce sul versante d’oriente-veneto dell’arte italiana, tra acque di fiumi e orizzonti prossimi alle vette.
Egli stesso però tiene ad affermare che la sua preparazione alla pittura è “labronica”. Ossia del versante occidentale dell’arte italiana, sul Tirreno Etrusco.
Scuola labronica è un dato storico, ancora tutto da inserire nella vicenda di Moderni del Novecento. Ma entriamo più nel profondo della pittura di Bottosso, significa Livorno ossia il mare.
E’ accertato, anche dalla scienza del come veniamo al mondo, che le prime luci, i primi rumori, innestano in noi segni incancellabili.
Questi segni vengono in seguito modificati, anzi si intrecciano con la stagione formativa dei giochi e degli studi, ed anche dei primi amori.
Si può ottenere, ed è il punto di partenza per fermarci sulla pittura di Bottosso, da una sintesi di opposti che innalza una pianta nuova; più vitale per l’incrocio.
Stefano Bottosso è un frutto di aromi visivi, eccitanti ed insieme limpidi di serenità perché nasce da due opposte visioni della luce: là dove il sole nasce e là dove il sole si avvia alla misteriosità della sera.
Si capiscono meglio, così, le provocazioni di mistero che il paesaggismo di Bottosso produce, innalza a poesia talune opere, dove l’ombra è essenziale.
Su tale senso del mistero dell’artista labronico-veneto il discorso porta a conclusioni per lui positive. Nel ritorno al figurativismo con cui sta chiudendosi il Secolo, senza nulla togliere alla vitalità innovante delle avanguardie.
Però dando alla figurazione gli stessi valori di astrazioni visive, quando l’artista include nelle forme della realtà invenzioni di luce.
La scuola labronica di cui Bottosso si sente, con generosa devozione, un erede affacciato sul nuovo delle arti, indubbiamente lontano ormai dagli inizi del Secolo, è stata una sintesi di situazioni: dalla gloria macchiaiola alle esperienze derivate dal Divisionismo. E’ stata, ed è nella nostra storia dell’arte, un incontro di volontà e di progetti che andrà definito; con sorprese sulle singole individualità e sul collettivo generazionale circa i risultati ormai destinati ai Musei del Novecento.
(Giuseppe Selvaggi )
Stefano Bottosso nasce il 14 dicembre 1949 a Brische di Meduna di Liventa (Tv)
Vive ed opera a Livorno
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