MAURIZIO  BIAGINI



MAURIZIO  BIAGINI MAURIZIO BIAGINI:

Maurizio inizia a dipingere intorno al 1974. I primi approcci alla pittura avvengono nello studio del padre, che è Gianfranco Biagini.
1979
Dipinge i primi paesaggi dal vero di chiara impronta post macchiaiola e alcune marine dove si scorge già la sua vera malinconia.
1981
A soli 17 anni volge già la sua attenzione verso la POP-ART americana ed all’incisione. Usa la tecnica della litografia per incidere i primi volti e si serve di citazioni di grandi personaggi come Andy Warhol, Patty Smith.
1983/85
Il suo lavoro inizia a porsi come lavoro di denuncia: figure solitarie, uomini inermi, lucciole in attesa del cliente, ubriachi, sbandati, bambini. Ritrae i deboli usando tele piene di colori oppure in quadri monocolore. Frequenta l’accademia di belle arti di Carrara, che poi abbandonerà. In questo momento incide un ciclo di 12 acqueforti che hanno per tema i popoli in povertà, le donne piene di solitudine, i bambini.
1987/88/89
Inizia a lavorare per la prima volta su grandi dimensioni. La figura umana quasi trasborda dalle tele. Sono soggetti di chiara impronta figurativa. Propone allo spettatore la sua attenzione per la “Nuova Figurazione”. Inizia in questo periodo anche una certa ricerca sui materiali da usare, sabbia, catrame, carta. In queste anni dipinge numerose tele.
1996/2000
Nuovo ciclo e nuova ricerca di un percorso. Ora la sua attenzione si sposta definitivamente sulla transavanguardia e il POP italiano. Negli anni precedenti aveva visitato varie mostre di questi filoni. Ma è solo all’inizio del ’96 che Maurizio sposa questa corrente. La sua ricerca è improntata più che altro a valorizzare prima i materiali e poi la velocità di esecuzione. In essa si racchiudono le due principali doti di Maurizio: “la gestualità” e un’enorme “capacità di sintesi”.
2000/2002
La sua sperimentazione lo porta a cercare anche nel campo degli animali. Dipinge tori e aquile.
2003
E’ da questo anno che il lavoro di Maurizio inizia a trovare una continuità mai avuta, inizia infatti a dipingere per cicli spostando la centralità del suo lavoro, cioè le citazioni del passato casuali, ora diventano fondamentali, necessarie, l’estro pittorico passa quasi in secondo piano, ma sulle tele quello che più appare ad una prima lettura sono proprio i drammi (quotidiani) che Maurizio va a ricercare. Maurizio cerca di porsi ad un livello superiore di quello materiale, nudo e crudo dell’essenzialità di un opera negli ultimi buoni.
2009/2011
Sottolinea in maniera definitiva la sua voglia di denuncia, il suo desiderio, di consolidare un’ identità pittorica, si avvera. E così pone Maurizio come l’artista più originale e indipendente del nuovo panorama pittorico italiano.
2011-2013
Il nome di Maurizio viene apprezzato anche in ambito internazionale. Cominciano le prime mostre all’estero.

I PREMI DI MAURIZIO
Fra i tanti premi ricevuti da Maurizio, spiccano molti premi acquisto tramite i quali le opere sono state collocate in pinacoteche comunali e nazionali. Ne citiamo alcune: Roma, Viareggio, Cascina, Castiglioncello, Lucca, Donoratico, Campiglia M.ma, Venturina, Torrita(SI), Massarosa, Lastra a Signa, Arezzo, Sinalunga, Carrara, Gallarate, Ravenna, Cesena, Forlì, Larciano(PT).
Tra essi spiccano i primi premi a Bolgheri nel 2000, a Bolgheri nel 2003, Venturina, Lastra a Signa, Perugia, Grosseto, Premio Provincia di Livorno al Rotonda 2010 e il 1° premio Rotonda città di Livorno nel 2011.
Quadri di Maurizio sono stati acquistati da collezionisti sia in Italia che all’estero, sue opere si trovano a Milano, Parma, Firenze, Siena, Roma, La Spezia, Alessandria, Treviso ed in particolare nelle province di Livorno e Pisa. All’estero in collezioni private in Francia, Nuova Zelanda, Scozia, U.S.A, Germania e Svizzera.

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